Venerdì 19 settembre, l’Auditorium Cattaneo di UPO ha ospitato un pomeriggio di grande partecipazione e condivisione dedicato al Novara Cohort Study (NCS) lo studio di popolazione longitudinale del Dipartimento di Medicina Sperimentale sull’invecchiamento che unisce ricerca scientifica, istituzioni e comunità in un percorso di scienza aperta e salute condivisa.
L’incontro, aperto dal Rettore Menico Rizzi, ha visto la partecipazione dell’Assessora all’Istruzione e alle Politiche Sociali del Comune di Novara, Giulia Arienti, della Dott.ssa Daniela Sarasino, Direttrice del Governo Clinico e del Risk Management dell’ASL Novara, del Dott. Stefano Scarpetta, Direttore Generale dell’AOU Maggiore della Carità, di Benedetta Baraggioli, Responsabile dei progetti culturali e strategici del Comune di Novara, di Davide Maggi, Presidente della Fondazione Comunità Novarese, e di Daniele Giaime, Vicepresidente del Centro Servizi per il Territorio Novara–VCO.
Gli interventi hanno messo in luce il valore scientifico e sociale della collaborazione tra Università, Azienda Ospedaliera e ASL, evidenziando come la sinergia tra ricerca e territorio possa generare conoscenza, fiducia e benessere collettivo.
La prof.ssa Daniela Capello e il team di NCS hanno raccontato la storia e le prospettive di uno studio che nasce dalla partecipazione attiva dei cittadini e si fonda sull’impegno condiviso per comprendere i determinanti dell’invecchiamento e della salute nel tempo.
Momento di grande emozione la premiazione del concorso fotografico “Le età della vita, fotogrammi del nostro tempo”, che ha portato sul palco immagini capaci di raccontare, con ironia, sensibilità e tenerezza, come ciascuno di noi osserva il tempo che passa, un invito a guardare l’età che avanza come occasione di equilibrio, consapevolezza e dialogo tra generazioni. Un evento che ha intrecciato scienza, territorio ed emozione, confermando il Novara Cohort Study come esempio concreto di ricerca partecipata e di scienza come bene comune.


